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Maresciallo condannato per stupro, si spara in testa davanti casa della vittima

Edoardo Milani, maresciallo dei carabinieri sospeso dal servizio dopo una condanna definitiva a 7 anni di carcere per violenza sessuale, si è suicidato all’età di 55 anni con un colpo di pistola alla testa davanti la casa di una delle donne che lo aveva denunciato. La pistola utilizzata per il suicidio è una calibro 38 regolarmente denunciata.

L’ex maresciallo era stato accusato, tra il 2005 e il 2008, di violenza sessuale per aver abusato di tre donne in cinque episodi distinti. Era in servizio presso la caserma dei carabinieri di Bordighera, vicino Sanremo, mentre subito dopo lo scandalo era stato mandato al Comando Carabinieri della Regione Liguria. Il tribunale di Sanremo lo aveva condannato in primo grado a due anni e 4 mesi e, solo dopo il secondo grado di giudizio, venne sospeso dal servizio in attesa del ricorso respinto ieri dalla Cassazione.

Ad aprile dello scorso anno la Seconda sezione penale della Corte d’Appello di Genova aveva condannato l’ex maresciallo a 7 anni e sei mesi di carcere per i cinque atti di violenza sessuale avvenuti tra il 2005 e il 2008, quattro dei quali proprio nella caserma in cui prestava servizio. Il primo di questi episodi risale al 2005 e la parte offesa è una donna che si era rivolta a lui per discutere dello stato di detenzione del figlio, mentre nel gennaio del 2008 la vittima è la donna che ha trovato il corpo dell’ex maresciallo davanti casa.