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Coniglio bastonato “per gioco”: ordinaria follia a Vicenza

Vicenza – La noia gioca brutti e letali scherzi negli adolescenti di oggi. Abituati alle più moderne tecnologie, molti ragazzini perdono contatto con la realtà, complici anche genitori assenti e scadenti valori trasmessi alle giovani menti dai mass media più che dalle famiglie o dalle scuole. Così, mentre il Bel Paese tenta di “civilizzarsi” in merito alla legislazione in materia di diritti degli animali, capita anche che nella bella Vicenza un ragazzino non trovi nulla di meglio da fare che percuotere sino allo stremo un povero coniglio per combattere la noia.

Lo sconcertante episodio risale allo scorso weekend, a Parco Querini, location di spiacevoli abbandoni dei piccoli, dolcissimi conigli spesso preferiti come animali domestici ai “classici” cani e gatti. Il giovane delinquente – perchè di delinquenza si tratta – si è avvicinato all’inerme animaletto, colpendolo ripetutamente con un bastone. Alla scena ha assistito allibita una signora, che ha pensato immediatamente di avvertire la sede ENPA di Bassano del Grappa, prima di tentare di porre fine all’immotivata sevizia subita dal coniglio. La madre del ragazzino, invece, è rimasta a guardare: l’unica azione che la signora ha ben pensato di portare a termine è stata quella di prendere per mano il figlio e fuggire via, mentre gli operatori di ENPA e dell’Associazione “La voce dei Conigli”, assieme al personale veterinario intervenuto immediatamente sul posto hanno soccorso il povero coniglio.

Le condizioni del piccolo roditore sarebbero abbastanza serie. Il coniglio avrebbe contratto un gravissimo trauma cranico in seguito alle percosse, ed è affidato tuttora alle cure del personale veterinario vicentino. L’ENPA di Bassano del Grappa ha lanciato un accorato appello a tutti coloro i quali erano presenti nel parco al momento della vile aggressione. “Confidiamo nel profondo senso civico e chiediamo a chiunque avesse assistito a questo tragico episodio di gratuita brutalità e inciviltà di mettersi in contatto direttamente con la nostra associazione”, hanno dichiarato i volontari dell’Associazione. L’elemento più sconvolgente di questa già drammatica vicenda, però, è l’abnorme inciviltà non solo del ragazzino che si è macchiato di un reato indegno- e penalmente perseguibile – nei confronti del povero coniglio, ma anche e soprattutto della madre del giovane che – stando ad alcune testimonianze – avrebbe persino inveito contro chi la invitava a soccorrere l’animale ridotto in fin di vita dal proprio figlio. Un atto degenere, reso ancora più vile dal comportamento sconsiderato di chi dovrebbe educare la propria progenie a rispettare la vita, in qualunque forma essa si presenti.