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Naufragio, Salvini: “Altri 700 morti per imporre blocchi navali?”

Matteo Salvini a Sky Tg24 ha commentato il naufragio avvenuto nel Canale di Sicilia. “Cos’è cambiato a 18 mesi da Lampedusa? Servono altri 700 morti per bloccare le partenze? Se le istituzioni Ue hanno un senso ci vuole tanto a organizzare dei blocchi navali e identificare chi è immigrato clandestino e chi è rifugiato? Non so più come dirlo. L’ipocrisia di Renzi e Alfano crea morti”.

“Nel Mediterraneo tutti i giorni c’è un naufragio”, le parole del Matteo Renzi. “Il cuore batte forte”, mettendo in risalto che è impossibile rimanere insensibili di fronte a situazioni di questo genere. Inoltre, in una nota la politica Adriana Poli Bortone ha detto: “Quello che è successo nel canale di Sicilia rappresenta una tragedia dalle dimensioni spaventose. Incentivare questi viaggi della speranza è un crimine contro l’umanità. Renzi e Alfano, come unico atto di decenza e di umanità, dovrebbero dimettersi oggi stesso perché il loro governo si è dimostrato totalmente incapace di gestire l’emergenza in Italia e di farsi sentire in Europa”.

Il senatore Maurizio Gasparri tuona: “Non si usi questo naufragio per alimentare l’ingresso di immigrati. Le stragi di clandestini nel Mediterraneo sono figlie del falso buonismo. La resa ai trafficanti di persone é la prima causa di queste centinaia di vittime. Il messaggio assurdo, ‘partite pure che vi portiamo in Italia’, incoraggia i criminali che organizzano il traffico dei disperati che risalgono l’Africa”.

Infine, il presidente della commissione Esteri del Senato Pier Ferdinando Casini ha detto: “Dobbiamo fare due cose. Primo lavorare accanto a Bernardino Leon per arrivare a un governo che ci dia la possibilità di interloquire con uno Stato. Perché questo stato libico ora non c’è. Secondo, se questo non fosse possibile, avere un piano B pronto. Farsi autorizzare un blocco navale nelle acque territoriali libiche con una delibera dell’Onu che ci consenta di stroncare questo traffico sul nascere. E dobbiamo distruggere le barche anche in territorio libico”.