Un paziente sotto anestesia è stato ripetutamente insultato da medici mentre era sottoposto a una colonscopia. Per sfortuna dei medici, il telefonino dell’ignara vittima era stato attivato poco prima di iniziare l’operazione e ha registrato tutto ciò che accadeva mentre si trovava sdraiato sul lettino sotto l’effetto dell’anestesia. Il paziente voleva solo memorizzare, con l’ausilio del proprio smartphone, le istruzioni che il suo medico doveva dargli appena la procedura fosse giunta alla fine.
Nella registrazione si sente chiaramente l’anestesista Tiffany M. Ingham pronunciare delle frasi come: “Dopo 5 minuti ho voluto dargli un po’ di pugni”, oppure “ha la tubercolosi al pene”. Non è tutto, oltre a questi commenti ha sentito i dottori che discutevano in merito al fatto di evitarlo appena finita l’operazione e lo stesso anestesista ha istruito un assistente per mentire al paziente e ha posizionato una falsa diagnosi nella sua cartella clinica.
Quando l’assistente medico ha notato che l’uomo aveva un eruzione cutanea, l’anestesista le ha detto di non toccarlo perché avrebbe potuto prendersi la sifilide al braccio. Il paziente D.B, che è rimasto anonimo per conservare la privacy, ha immediatamente denunciato i medici e non vuole commentare il caso davanti alla stampa e ha ottenuto un rimborso di ben mezzo milione di dollari, pari all’incirca a 500mila euro.