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Riforma della scuola, al via 100mila assunzioni di precari: ecco tutte le fasi


Da settembre scattano le assunzioni dei precari previste dalla Buona Scuola. Chi e quanti sono i docenti coinvolti? Con quali modalità e tempistiche verranno assunti? Ecco i numeri e tutto quello che c’è da sapere. In totale sono 102.464 i precari che verranno assunti per il prossimo anno scolastico. Questi 102.464 comprendono 47.206 precari che verranno assunti il 1 settembre e 55.258 che costituiscono l’organico di potenziamento e verranno assunti entro ottobre.

L’assunzione dei 102.464 precari si articola in tre fasi: le prime due riguardano i 47.206 che saranno assunti per l’inizio di settembre. Nella prima fase 21.880 precari saranno chiamati a coprire il Turn Over: in pratica, verranno assunti per coprire cattedre lasciate vacanti per pensionamenti, dimissioni volontarie e decessi. Di questi 21.880 il 50% verrà selezionato dalle Graduatorie Ad Esaurimento (Gae), mentre il restante 50% comprende gli idonei nelle graduatorie dei concorsi del 2012, 1992 e 1990. Questi saranno nominati nella provincia in cui sono inseriti in graduatoria.

Nella seconda fase verranno assunti 10.849 precari, sia per posti comuni che per posti di sostegno: metà verranno scelti dalla Graduatorie ad Esaurimento (coloro che non sono rientrati nella fase precedente) e l’altra metà tra gli idonei del solo concorso del 2012. Le nomine saranno nazionali e non provinciali. A completare il primo gruppo delle 47.206 assunzioni ci sono le assunzioni di 8.895 precari che avranno un ruolo di sostegno per la terza annualità e 5.582 di sostegno della seconda annualità.

Alla conta mancano i restanti 55.258 precari. Questi verranno assunti nella terza fase come organico di potenziamento e saranno così suddivisi: 48.812 per posti comuni, 6.446 per posti di sostegno. Saranno assunti entro il 31 ottobre e verranno scelti tra gli idonei al concorso del 2012 e a colori iscritti in Gae, non coinvolti nelle due fasi precedenti. Questi 55.258 dovranno inviare la richiesta al Ministero dell’Istruzione, indicando a livello provinciale le sedi di preferenza: in poche parole, in quale provincia il precario intende entrare in ruolo.