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Egitto: turisti uccisi per errore in blitz anti-Isis

EGITTO – Un gruppo di turisti e le loro guide sono stati uccisi per errore durante un’operazione militare condotta dalle forze di sicurezza egiziane contro i ribelli affini all’Isis. Il gruppo, formato da 22 persone, si trovava su quattro fuoristrada che stavano guidando a Farafra, una zona proibita del deserto occidentale. L’operazione militare ha ucciso dodici persone, tra turisti messicani e guide egiziane, e ne ha ferite altre dieci.

Una fonte del tour operator dei turisti uccisi in Egitto ha riferito al quotidiano El Mundo: “Mentre stavano cenando, tre aerei da combattimento dell’esercito hanno cominciato a sparare e lanciare missili sui veicoli. Erano completamente carbonizzati. Alcuni hanno cercato di scappare ma i militari li hanno inseguiti aprendo il fuoco su chiunque fuggisse”. Due delle vittime sarebbero messicane, secondo quanto annunciato dal Ministero degli Esteri messicano, ma l’identificazione dei corpi è ancora in corso. Dalle prime notizie, un portavoce del Ministero egiziano del Turismo ha dichiarato che l’agenzia che aveva organizzato l’escursione nel deserto non era provvista di permessi e non aveva informato le autorità. Ogni escursione nella zona di Farafra, infatti, richiede il rilascio di una particolare autorizzazione, per cui i turisti e le guide non avrebbero dovuto trovarsi lì.

Claudia Ruiz Massieu, ministro degli Esteri messicano, ha contattato l’ambasciatore egiziano in Messico perché sia eseguita un’inchiesta approfondita sulla vicenda. Il ministro ha inoltre richiesto il sostegno delle autorità egiziane perché i messicani coinvolti vengano rimpatriati al più presto. Il presidente messicano Enrique Pena Nieto intanto commenta su Twitter e scrive: “Il Messico condanna questi atti contro i nostri cittadini ed esige dal governo egiziano un’indagine esaustiva di quanto accaduto”.