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Senato, Grasso taglia emendamenti di Calderoli: “Irricevibili”


Il Presidente del Senato Pietro Grasso ha definitivo “irricevibili” i 75 milioni di emendamenti presentati da Roberto Calderoli alla riforma del Senato: “Esaminare l’abnorme numero bloccherebbe i tempi parlamentari: dovrei sospendere i lavori per 17 anni anche solo per dedicare a ogni emendamento un minuto di lettura”. Sono stati confermati invece tutti gli emendamenti che erano già stati presentati e ricevuti in Commissione Affari Costituzionali: circa 500mila.

Non si sono fatte attendere le proteste della Lega Nord. Raffaele Volpi, vicepresidente del Carroccio, dichiara in aula: “Vengono esclusi una serie di emendamenti a prescindere dal merito. Lei sta creando un precedente gravissimo“. Infatti, le opposizioni sostengono che questa decisione di Pietro Grasso possa rappresentare il preludio all’inserimento di un criterio di discrezionalità su quali emendamenti debbano essere ritenuti accettabili e quali abnormi: “E se domani un presidente del Senato dichiarasse abnorme anche il numero di cento o dieci emendamenti?”. Nel pomeriggio è arrivato anche il commento di Matteo Salvini: “Il Presidente Grasso si deve vergognare per il suo atteggiamento, ma non ci spaventano né lui né Renzi”.

Tirato in ballo, il premier Renzi parla dall’America, in un’intervista rilasciata a Bloomberg Tv: “Sia che Berlusconi decida di votare la riforma, sia che decida di non votarla per me non cambia nulla: il governo ha una buona maggioranza”. Poi un affondo sull’ex Cavaliere, nel giorno del suo compleanno: “Berlusconi all’inizio ha deciso di sostenere la riforma perchè tagliava i costi del Parlamento e semplificava il processo legislativo, poi ha cambiato idea. Penso che in Senato Berlusconi, o meglio il suo partito, non voterà la riforma ma è molto difficile fare previsioni su Berlusconi”.