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Lavoro: aumentano contratti a tempo indeterminato: +420mila nel 2015


Nei primi otto mesi del 2015 sono aumentati i contratti a tempo indeterminato. Infatti, da gennaio ad agosto, l’Osservatorio sul precariato dell’Inps ha registrato una crescita di novantamila contratti a tutele crescenti. Questo dato emerge dalla differenza tra i nuovi contratti stipulati, pari a 1.164.866, e quelli cessati (anch’essi in aumento), che raggiungono quota 1.073.203. Così, per la prima volta dopo 8 mesi, le attivazioni superano le cessazioni ed il saldo è dunque positivo.

A questi novantamila devono essere aggiunti quei contratti a tempo determinato che sono stati trasformati in contratti a tempo indeterminato, sfruttando la decontribuzione prevista dal Governo: 276.658 da contratti a termine e 55.134 da contratto di apprendisti. In totale oltre 420mila posti fissi in più nel 2015, un aumento del 305% rispetto ai dati registrati nei primi otto mesi del 2014, quando l’aumento di contratti a tempo indeterminato si fermava a 104.353 unità. Insomma, 319mila contratti stabili in più rispetto all’anno scorso.

Esulta il premier Matteo Renzi su Twitter che attribuisce al Jobs Act ed agli interventi del suo Esecutivo il merito di queste rilevazioni positive: “Più assunzioni (oltre 90mila), più stabilizzazioni (oltre 300 mila). Il Jobs Act porta più diritti e più lavoro”, chiudendo con l’immancabile hashtag #italiariparte.