Roma – L’amore gay, la lotta per l’uguaglianza e l’annosa questione delle unioni civili sono le tematiche calde di “Freeheld”, film ispirato alla vera storia della poliziotta Laurel Hester presentato nella terza giornata della Festa del Cinema di Roma. A parlare del film e non solo la co-protagonista del film, quella Ellen Page che non molto tempo fa ha scelto di fare outing nel patinato universo hollywoodiano, dove l’esplicitata parità dei diritti fra attori etero e gay non è sempre messa in pratica.
Basato sull’omonimo documentario vincitore di un Premio Oscar nel lontano 2007, “Freeheld” porta su grande schermo la battaglia della compianta Hester, malata di cancro, per concedere alla sua morte la pensione alla amata compagna Stacie Andree. Il titolo della pellicola fa riferimento ai “Freeholders”, ovvero ai funzionari della Contea di Ocean, che scelgono di non concedere questo diritto alla giovane coppia di donne.
A vestire i panni della coraggiosa poliziotta una sempre più sensibile e toccante Julianne Moore. Della sua collega, la Page ha detto: “E’ stata molto presente ed è una donna di grande generosità. Ha interpretato tanti ruoli gay (nelle pellicole “I ragazzi stanno bene”, “The Hours” e “Chloe”) e, infine, come me è una persona che crede molto nell’eguaglianza”. Per prepararsi a dovere ad interpretare il ruolo di Stacie, la star di “Juno” ha guardato il toccante documentario “Freeheld”, commuovendosi sino alle lacrime, ma non solo. “Mi sono preparata trascorrendo tanto tempo con Stacie”, ha ammesso l’attrice, che sa cosa vuol dire lottare per veder riconoscere i propri diritti gay in una società forse ancora impreparata alle unioni civili.
La mente della ragazza va inevitabilmente al suo recente outing. “Finalmente a Hollywood mi sono sentita per la prima volta libera di essere me stessa – spiega l’attrice di “Freeheld” – Prima vivevo nel timore, mi sentivo svantaggiata, triste. Ora sono molto più felice, sia come essere umano che come attrice”. “Freeheld” uscirà nei cinema italiani a partire dal 5 novembre, ed è stato presentato nella Capitale proprio mentre nei Palazzi del potere si discute la calda, rovente tematica delle unioni civili.
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