Inizialmente, il dottor Ribero ha analizzato i dati di 3.594 donne gemelle. Successivamente, le indagini sono proseguite su un campione più piccolo di uomini e donne, durante le quali sono state considerate 17 diverse parti del corpo. I risultati hanno dimostrato che è proprio il braccio destro la zona più “predittiva” in senso di numero di nei e, quindi, la più esposta al rischio di melanoma. Gli studiosi hanno spiegato la modalità di calcolo dei nevi: chi ne ha più di 7 ha maggiori possibilità di averne 50 in totale, mentre chi ne ha più di 11 nel complesso potrebbe averne oltre 100. I ricercatori sostengono che tra il 20% e il 40% dei tumori della pelle hanno origine da un neo preesistente.
Ribero ha sottolineato che: “I risultati possono essere di grande impatto per le cure primarie, permettendo ai medici di base di stimare con maggiore precisione il numero totale di nei in un paziente in modo estremamente rapido e in una zona accessibile del corpo”. Gli esiti della ricerca non escludono la possibilità di una concentrazione di nei anche in altre parti del corpo, come le gambe. Pertanto, ogni cambiamento deve essere segnalato al medico curante.