Erano in migliaia le persone presenti ieri alla manifestazione svoltasi, come da tradizione, a Stillwater. In un primo momento si pensava che l’auto facesse parte dello spettacolo. Dopo l’impatto, si è paventato il sospetto di un attentato o comunque una strage voluta. L’auto, infatti, si era diretta contro i manifestanti senza dare l’impressione di volerli evitare ed anzi avvicinandosi a grande velocità, circa 80 chilometri l’ora. Sembra però si sia trattato solo di un tragico incidente. Adacia Avery, venticinquenne residente in Alaska, avrebbe condotto il mezzo sotto l’effetto di sostanze stupefacenti quando ha dapprima travolto un agente sulla motocicletta e poi la manifestazione vera e propria, all’incrocio fra Main Street e Hall of Fame, dove era prevista l’ultima tappa della sfilata.
Sul luogo sono intervenuti immediatamente decine di mezzi di soccorso e sei elicotteri per trasportare i feriti più gravi. Inutile l’intervento per coloro che sono stati travolti in pieno dall’auto. Una scena terribile, raccontano i testimoni che avevamo preso parte alla manifestazione: corpi a terra insanguinati e urla e pianti dal resto della folla mentre fuggiva dal luogo. “La gente è stata sbalzata in aria come si trattasse di pupazzi – hanno dichiarato i superstiti – Anche a decine di metri di altezza”. Il portavoce della Polizia Kyle Gibbs ha reso noto che Adacia Avery si trova ora nel carcere di Stillwater in attesa di essere interrogata appena possibile.