Recentemente, il sito di monitoraggio dell’estremismo islamico sul web (Site) ha pubblicato delle foto di un’altra terribile esecuzione, quella di un soldato siriano messo davanti ad un carro armato, che poi gli è passato sopra, staccandogli dal corpo tutti gli arti. Solo ieri in Libia, nella roccaforte jihadista di Sirte, l’Isis ha decapitato 3 giovani nel cortile di una scuola. Nelle ultime due settimane, sempre nel Paese destabilizzato dalla crisi politica, l’organizzazione terroristica ha crocifisso 12 persone, accusate di aver fumato sigarette e hashish.
La furia distruttiva dei terroristi è rivolta soprattutto su Palmira: infatti all’inizio del mese gli jihadisti hanno distrutto il monumentale Arco di Trionfo, risalente all’epoca romana. Il 30 agosto, invece, l’Isis ha agito sul Tempio di Bel, simbolo di Palmira, considerato il più importante e meglio conservato sito archeologico. Qualche giorno prima, il 23 agosto, stessa sorte è toccata a quello di Baal Shamin.
Irina Bokova, Direttrice Generale dell’Unesco, ha dichiarato che “Gli estremisti sono terrorizzati dalla storia e dalla cultura, perchè la conoscenza del passato toglie credibilità e delegittima tutti i pretesti usati per i loro crimini”. Tra le tante esecuzioni avvenute a Palmira anche l’uccisione di Khaled al Asaad, uno dei massimi esperti siriani di antichità, decapitato in pubblico in una piazza della città.