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Addio a Ermes, il rigattiere che sparò a due ladri

VICENZA – E’ morto oggi Ermes Mattielli, il rigattiere 62enne di Arsiero che ha sparato a due nomadi che erano entrati nel suo magazzino a rubare dei cavi di rame. I fatti risalgono al 13 giugno 2006 quando l’uomo, impugnata una pistola calibro 9 che si era portato da casa, ha scagliato quattordici colpi a distanza ravvicinata. Dopo l’accaduto, Mattielli è stato condannato per lesioni colpose, a scontare un anno di carcere e a pagare di 120mila euro di risarcimento: la pena, poi, fu sospesa dal tribunale.

La sentenza è stata poi annullata dalla Corte d’Appello di Venezia che aveva accettato i motivi del procuratore generale Pietro Calogero, del procuratore di Vicenza Antonio Cappelleri e dell’avvocato di parte civile, secondo cui non si trattava di legittima difesa, ma di un tentativo di omicidio. Tornato in tribunale l’8 ottobre, l’uomo è stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione e al risarcimento di 135mila euro ai due ladri.

Il rigattiere è stato ricoverato mercoledì all’ospedale di Santorso dopo un attacco di cuore molto probabilmente dovuto allo stress che ha subito nelle ultime settimane. Il commerciante è stato, infatti, ospite di molte trasmissioni televisive. Dopo la notizia della morte del rigattiere, il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, sul suo profilo Facebook ha scritto: “Ermes è una vittima dello Stato, uno Stato amico dei delinquenti. Una preghiera e tanta rabbia: Ermes uno di noi”. Il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha sostenuto Mattielli definendolo come una persona perbene, condannata dallo Stato per essersi difeso contro 2 delinquenti che lo stavano derubando. “L’Italia migliore è indignata e sconvolta – ha dichiarato-, da oggi la nostra battaglia per cacciare Renzi ha un motivo in più!”