Ci sono molte sostanze scelte per praticare il “chemsex”, come mefedrone e anfetamine che provocano euforia ed eccitamento sessuale, anche se aumentano frequenza cardiaca e pressione arteriosa. Possono essere usate anche Ghb (gamma-idrossibutirrato) e Gbl (gamma-butirolattone) che eliminano i freni inibitori e favoriscono un effetto anestetico. Queste sostanze si assumono via vena come succede per l’eroina.
Secondo il Bmj, chi usa queste droghe cancella le inibizioni, allontana i pensieri negativi, aumenta l’autostima e crea un desiderio di rapporto sessuale immediato. Il fenomeno è stato definito anche “binge sex”, ovvero sesso compulsivo da abbuffata. Il “chemsex” sta allarmando i sanitari inglesi. I medici ammettono di non essere preparati a gestire queste persone che possono contrarre la sifilide, il papilloma virus che provoca in tumore alla cervice uterina, e altre malattie. Quando i “losing days”, cioè i reduci delle maratone sessuali, si presentano all’ospedale, è spesso tardi per intervenire.