Fabio Giacconi, come la moglie, non vedeva di buon occhio il fidanzato della figlia, Antonio Tagliata. A causa di questa relazione, i litigi in famiglia erano diventati frequenti. Nel tentativo di risolvere la situazione, i due giovani si sarebbero recati insieme a casa dei genitori di lei. Tagliata però era armato, sebbene dichiari di non aver mai avuto l’intenzione di sparare. Eppure, è stato proprio lui a premere il grilletto della calibro 9. “Ho sparato io”, ha dichiarato infatti il ragazzo. La donna sarebbe morta sul colpo, mentre l’uomo è stato portato all’ospedale di Ancora in gravissime condizioni. Dopo aver lottato per la vita, il Sottufficiale dell’Aeronautica Militare sembra aver perso la sfida. I medici parlano di coma irreversibile.
Fuggiti dall’abitazione, i due giovani sono stati fermati alla stazione di Falconara Marittima e portati alla caserma dei carabinieri di Ancona. Ora sono in stato di fermo. Tagliata è stato portato in carcere con l’accusa di omicidio, tentato omicidio e porto abusivo d’arma. Dopo un lungo interrogatorio, anche la ragazza è stata arrestata con l’accusa di concorso in omicidio e trasferita in una struttura protetta. Le sue responsabilità restano però ancora da chiarire. “La pistola non l’ho toccata”, avrebbe dichiarato la sedicenne.
Secondo il padre di Antonio, il “mostro” non sarebbe il figlio ma la sua fidanzata. “Mio figlio è un ragazzo buono – lo difende – Lei lo ha plagiato. La porta di casa dei genitori l’ha aperta lei. C’è stata una colluttazione, e lei ha detto sparagli!”. Opinioni discordi quindi sulla responsabilità dell’omicidio. Si attende l’esame del DNA sull’arma per capire chi l’ha impugnata, mentre dovrebbe arrivare domani la convalida del fermo per i due giovani. Sempre per domani, è attesa l’autopsia sul corpo della madre della ragazza.