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Lavoro: nuovi dati positivi. Aumentano contratti a tempo indeterminato


Cresce il numero dei posti di lavoro, ma crescono soprattutto i contratti a tempo indeterminato: è questa l’immagine che emerge del nostro Paese dai dati dell’Inps. Tra gennaio e settembre, infatti, ci sono state 469mila assunzioni a tempo indeterminato in più. Tale cifra è frutto della differenza tra le nuove assunzioni a tempo indeterminato e le rispettive cessazioni. Nei primi nove mesi del 2015 si sono registrati 1,33 milioni di contratti a tutele crescenti in più, a cui vanno sommati i 371mila contratti a tempo determinato trasformati in posti di lavoro fissi. Le cessazioni dei contratti stabili, invece, sono pari a 1,23 milioni: il saldo è pari a 469mila unità.

Tuttavia, emerge ancora una disparità tra Nord e Sud. Se è vero che anche nel Meridione aumentano i contratti a tempo indeterminato, è altrettanto vero che crescono ad un tasso inferiore rispetto alla media nazionale: i dati registrati in Sicilia (+10,8%), Puglia (+15,8%) e Calabria (+17,1%) sono ben inferiori alla media delle regioni italiane: +34%. Infine, segnali positivi arrivano per quanto riguarda i redditi: infatti diminuisce il numero dei rapporti di lavoro con stipendi inferiori ai mille euro mensili, dal 6.3% al 5.3% rispetto all’anno scorso, mentre crescono le fasce tra 1.501 e 1.750 euro e tra 1.751 e 2.000 euro.