Le serie televisive si evolvono, regalando ad un pubblico sempre più esigente un crescente rilievo delle “quote rosa” all’interno dei propri show. Siano esse protagoniste di prodotti fantasy, crime oppure horror, le quote rosa dello showbiz sul piccolo schermo sono ben lontane dalla classica figura della principessina da salvare. Altro che scarpetta di cristallo: avvocati, poliziotte, guerriere, le star in rosa sono armate di tutto punto, sono seducenti e riescono a far tacere anche i più blasonati colleghi maschi.
Una delle serie TV più amate dai patiti del piccolo schermo è, senza ombra di dubbio, “Criminal Minds”. Giunta alla sua undicesima stagione (stasera l’esclusiva premiere italiana su Fox Crime), lo show incentrato sui casi da manuale affrontati dall’Unità Analisi Comportamentale di Quantico vanta delle quote rosa di tutto rispetto. Il personaggio più completo in tal senso è Jennifer Jareau (JJ). Bionda e bella profiler, JJ è una donna d’azione e madre e moglie appagata. Altro che sottomissione al cosiddetto “sesso forte”! Anche la misteriosa Daisy Johnson di “Marvel’s Agents of SHIELD” è l’emblema di una bella ragazza non certo priva di cervello e di straordinari poteri che la rendono indispensabile alla corte di Nick Fury.
Non tutte le eroine in “rosa”, però, sono belle da mozzare il fiato. Nonostante ciò, sono forti e senza dubbio più leali dei propri “colleghi” maschi. L’emblema delle virtù racchiuse in un’unica persona – guarda caso, una donna – sono incarnate dalla possente Brienne di Tarth, nobile spadaccina della serie fantasy, divenuta oramai un cult del genere, “Il Trono di Spade”. Tra le eroine di rosa – metaforicamente parlando – vestite, grande rilievo assume un personaggio che, stagione dopo stagione, ha saputo evolversi, caratterizzarsi, rafforzarsi anche nel dolore. I fan di “The Walking Dead” la adorano, riescono ad immedesimarsi nella sua angoscia e ne condividono la strenua lotta agli zombie che sembra non avere mai fine: parliamo di Carol Peletier, da “femmina” sottomessa (alle angherie di un marito violento) a madre coraggio.
Carina ma non troppo, “sfigata” quanto basta, ma ironica e tosta: questo il ritratto della eroina in rosa di “Arrow”, Felicity Smoak. La bionda nerd al servizio del supereroe riesce persino a farlo innamorare, divenendo una delle punte di diamante della serie. Altro genere di donna è incarnato da tre grandi star afroamericane: misteriose, sexy ed arriviste, con una miriade di scheletri nell’armadio – propri ed altrui – da occultare, con un grande sentimento da proteggere contro il Mondo intero. Una delle “quote rosa” più “emarginate”, immeritatamente, dal favoloso regno di Shonda Rhimes è Olivia Pope, unico astro della serie “Scandal”, capace di far capitolare ai suoi piedi persino il Presidente degli Stati Uniti. Di tutt’altra pasta è la “casereccia” Cookie Lyon, donna del ghetto dotata di grandi “attributi”, capace di piegare al suo volere ex marito, amante di quest’ultimo e tre figli fin troppo ambiziosi per acquisire il pieno controllo della “Empire”. Donna enigmatica, pronta a tutto per difendere i suoi “ambigui” clienti è, infine, l’avvocato Annalise Keating, star in rosa intrigante e dal sapore un pò “dannato” de “Le regole del delitto perfetto”. Che dire: le “quote rosa” televisive del Ventunesimo Secolo ne hanno fatta di strada dai tempi di Cenerentola!