Piera Moro, sindaco di Marano, ha dichiarato: “Gli stati europei devono dare una risposta al fenomeno dell’immigrazione. Come singoli comuni non possiamo ignorare questa emergenza che sconvolge il nostro tradizionale modo di vivere e il nostro orizzonte sociale e culturale”. I profughi che verranno inseriti nella famiglia dovranno già parlare in italiano e si dovranno conoscere i loro progetti di vita. Essi, inoltre, dovranno essere dei giovani oppure delle madri con i figli. Tutti dovranno essere infine coperti da un’assicurazione. Le incombenze giuridiche, amministrative e sanitarie saranno a carico del comune.
Il sindaco Moro ha poi aggiunto: “È una sfida rivolta alle istituzioni, ma anche ai singoli cittadini preoccupati di realizzare una solidarietà umana che consenta una vita dignitosa, nel rispetto del bene comune, a chi arriva nel nostro accogliente paese”. Secondo il primo cittadino, questo progetto sarà utile sotto 2 punti di vista. Da un lato, l’iniziativa permette di gestire il fenomeno profughi, dall’altro permette alle famiglie disponibili delle risorse economiche previste dagli accordi con la Comunità Europea.