Il Digos di Varese sta compiendo delle indagini per cercare di comprendere le motivazioni che hanno spinto le ragazze a prendere questa decisione. Nicoletta Pizzato, preside dell’Istituto commerciale ha affermato: “Il loro gesto è stata una richiesta di aiuto a capire quale sia la discriminante nelle commemorazioni dei morti e il nostro compito è quello di educare e formare e raccogliere gli interrogativi posti dagli alunni”. La dirigente scolastica ha dichiarato che, quando le ragazze sono ritornate in classe, i docenti hanno cercato di spiegare che quanto accaduto in Francia ha avuto un coinvolgimento maggiore. Gli eventi sono stati, infatti, vissuti quasi in diretta grazie a Internet e alla televisione. Il caso dell’aereo russo abbattuto in Sinai è stato diverso, in quanto non è stato possibile documentare subito quanto accaduto.
Il Daverio è frequentato da circa 1300 studenti, di cui il 10 per cento circa sono stranieri. Nicoletta Pizzato ha rassicurato che nella scuola non ci sono mai stati casi di razzismo. “ Sappiamo di essere un’isola felice quanto a integrazione” – conclude la preside. Nonostante questo episodio, la dirigente scolastica racconta di non aver ricevuto alcuna telefonata o lamentela da parte di genitori.