Nella lettera, la dirigente scolastica ha scritto: “È chiaro che i bambini riportano quello che sentono dalle famiglie. E queste affermazioni hanno giustamente preoccupato tutto il personale scolastico”. Nel trevigiano c’erano già state delle segnalazioni a proposito della presenza di cellule jihadiste. I carabinieri del luogo stanno ora cercando di capire dove il bambino abbia potuto sentire queste parole. In ogni caso, nella scuola non si temono delle azioni estremiste da parte del piccolo.
L’episodio sembra ricordare quello avvenuto nel varese, dove 2 ragazze musulmane hanno deciso di lasciare l’aula durante il minuto di silenzio per le vittime degli attentati di Parigi. Secondo le insegnanti, le ragazze non si sentivano partecipi del dolore ed erano indignate che non venisse fatto un minuto di silenzio per ogni strage avvenuta. Bisogna inoltre ricordare che, secondo un sondaggio dell’istituto IPR di Antonio Noto, il 12% dei musulmani residenti in Italia giustifica gli attentati di Parigi.