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Giovani contro Renzi: “Il bonus non ti darà il nostro voto”

Novità in arrivo per i diciottenni italiani. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha infatti annunciato un nuovo bonus di 500 euro per tutti i maggiorenni del 2016, da spendere in attività culturali. “Per ogni euro in più investito sulla sicurezza ci deve essere un euro in più investito sulla cultura. Per ogni intervento sulla cyber security deve crescere una startup. Ci deve essere più pulizia nelle nostre periferie. La risposta non può essere solo securitaria“,  queste le parole di Renzi durante l’evento “Italia, Europa: una risposta al terrorismo”, tenutosi il 24 novembre nella Sala degli Orazi e Curiazi dei Musei Capitolini.

E’ stata proprio in questa occasione che il Premier ha parlato del bonus di 500 euro destinato a tutti i diciottenni italiani.
“I 550mila italiani che compiono diciotto anni potranno usufruire di una carta, un bonus di 500 euro per poter partecipare a iniziative culturali, come i professori”, ha proseguito il presidente del Consiglio. “Stanzieremo 150 milioni di euro per poter donare il due per mille a una specifica associazione culturale, cinquanta milioni di euro vanno alle borse di studio, chi è meritevole di studiare non può essere fermato per questioni di reddito. Anche questo è un pezzo della risposta al terrore“.
Dopo quello da 500 euro elargito ai professori di ruolo, l’ennesimo bonus sembrerebbe un modo subdolo per intercettare il consenso dei giovani italiani che voteranno per la prima volta alle elezioni amministrative, in programma la prossima primavera.

Questa volta però, sono i giovani italiani a sorprendere Renzi. Diversi sondaggi, effettuati dal quotidiano “La Stampa”, mostrano che i 500 euro a circa 550 mila ragazzi non porteranno voti al premier-segretario (del Pd).”Tra i 18enni, l’orientamento maggiore è l’astensione: oltre il 55% non va alle urne”, fotografa il quadro delle intenzioni di voto il direttore di Ipr Marketing, Antonio Noto. “La prima forza politica è il M5S, che noi stimiamo al 28% in generale ma al 37% nella fascia d’età tra i 18 e i 24 anni, a seguire il Pd”. Le nuove generazioni, nonostante tutto, continuano a portare avanti valori “tradizionali”, come la famiglia, il lavoro, l’amicizia, e difficilmente scendono a compromessi. Un assegno può comprare un tablet, uno smartphone, ma non può comprare l’integrità e il futuro di un Paese.