In vista dell’apertura a Parigi della Cop21, la conferenza sul clima che vedrà riuniti i delegati di 193 Paesi e oltre 150 leader e capi di Stato, si è svolta questa mattina una manifestazione sotto il controllo della polizia. Diecimila persone hanno creato una catena umana per denunciare lo stato di emergenza del clima. Da Place de la République fino a Place de la Nation, la catena si è interrotta solo davanti al Bataclan, in segno di rispetto nei confronti delle vittime degli attacchi terroristici del 13 novembre scorso. È stata anche messa in scena una marcia silenziosa e simbolica, allineando moltissime scarpe nella piazza con un messaggio di speranza per il futuro. Tutto si è svolto pacificamente, senza incidenti né scontri.
La tensione però ha iniziato ad aumentare nel pomeriggio a causa di un corteo non autorizzato, nei pressi di Place de la République. Dopo gli attentati, infatti, la manifestazione era stata annullata dalle autorità francesi. “Stato di emergenza, stato di polizia, non ci toglierete il diritto a manifestare” era lo slogan degli attivisti, che hanno cominciato a lanciare alla polizia bottiglie di vetro, sassi e non solo. Alcuni di loro hanno distrutto gli omaggi alle vittime degli attentati lasciati nella piazza, utilizzati contro le forze dell’ordine. Gli attivisti sono stati fronteggiati dalla polizia che ha risposto con i lacrimogeni. La situazione non si è calmata e così sono intervenuti agenti in tenuta antisommossa e sono state eseguite le prime cariche. Più di cinquanta i manifestanti arrestati.