Le vicende della neonata sono state raccontate da Daily Mirror e dalla BBC. La storia della famiglia Lee è cominciata qualche mese fa quando ai due genitori è stato comunicato che stavano per avere due gemelli, un maschietto di nome Josh e una femminuccia, la quale era infetta da una patologia incurabile. Nonostante sapessero che la figlia non sarebbe sopravissuta, i congiunti avevano deciso di non ostacolarne la nascita e lasciarla vivere più a lungo possibile. Durante la gravidanza è arrivata la decisione di donarne gli organi perché i suoi reni ancora molto elastici, potevano essere trapiantati anche a un adulto.
Hope è nata nell’Addenbrooke’s Hospital di Cambridge poco prima del suo fratellino. “Poco prima di morire, mi ha stretto un dito con la manina e sono crollato” racconta il papà, ammettendo che in quel momento non ce l’avrebbe fatta ad autorizzare la donazione, se tutta la famiglia non avesse deciso e firmato ogni cosa in anticipo. Sally Jackson, responsabile del coordinamento dei trapianti del sistema sanitario nazionale britannico, ha affermato che è estremamente raro che bambini così piccoli diventino donatori di organi. Jackson ha ringraziato Andrew e Emma Lee per aver preso la decisione di donare gli organi della figlia per offrire una speranza di vita ad altri. Teddy Houlston, un bimbo di Cardiff (Galles) era stato, prima della neonata Hope, il donatore più giovane della Gran Bretagna. Il bambino ha vissuto, infatti, per 100 minuti prima di morire della stessa malattia.