Il secondo intervento è stato eseguito il 3 novembre, quando la bambina aveva solo 6 giorni di vita. L’ospedale ha istituito un team multi-specialistico per pianificare e gestire al meglio l’intervento. Ginecologi e neonatologi hanno seguito la “procedura Exit”, ovvero hanno estratto la bambina solo parzialmente dall’utero della madre. La piccola è stata poi intubata e il suo legame con la placenta e il cordone ombelicale sono stati sfruttati come una circolazione extra-corporea. Il tumore avrebbe infatti compromesso le vie respiratorie e reso difficile alla piccola una respirazione autonoma. Il direttore del reparto di Neonatologia della Clinica Mangiagalli del Policlinico, Fabio Mosca, ha dichiarato: “Riuscire a garantire la possibilità di respirare alla nascita, con Exit, non era cosa scontata”. La piccola a breve lascerà la fondazione del Policlinico e potrà iniziare una normale vita.