CHIVASSO (TORINO) – La maestra aveva chiesto di scrivere una tema di propria invenzione ma quello che ha scritto la bambina sembra tutto fuorché frutto di fantasia. È fin troppo credibile, con dettagli che un bimbo non potrebbe mai inventare. Si tratta di un tema pieno di paura, in cui finalmente la bambina si confida e rivela gli abusi subiti dal padre, iniziati quando i genitori si sono separati. Il racconto dell’orrore ha scioccato la maestra che ha deciso di consegnarlo alla polizia. Sono iniziate così le indagini sul padre 48enne della bambina e ben presto ci sono stati i primi riscontri. Sul computer dell’uomo gli investigatori hanno trovato foto pornografiche ma non solo: i volti delle donne erano stati sostituiti con quelli di un’altra figlia, sorellastra della bambina.
Sono emersi poi altri dettagli sulle violenze, che la bimba ha raccontato in lacrime alla maestra e ai carabinieri: il padre l’avrebbe addirittura legata al letto per poi palpeggiarla su tutto il corpo. L’uomo è stato processato. Il giudice Cecilia Marino del tribunale di Ivrea lo ha condannato a otto anni di carcere e a un risarcimento di 40mila euro alla bambina e di altri 10mila alla sorellastra. Il quarantottenne sarà inoltre interdetto dai pubblici uffici e non potrà svolgere alcun tipo di lavoro che lo potrebbe mettere in contatto con dei minori.