In un caso straordinario, prima dell’incontro ufficiale è stata organizzata una riunione preliminare (in un hotel di Vienna) per discutere del possibile taglio della produzione di petrolio da annunciare nel pomeriggio. La riunione si è conclusa con un nulla di fatto.
Sia perchè la Russia e il Messico (Paesi non membri) non hanno nessuna intenzione di abbassare il loro livello di produzione, sia perchè produttori di petrolio come l’Iran e l’Indonesia, ancora vergini dal punto di vista della produttività, hanno tutta l’intenzione di mangiare dalla stessa torta dei propri alleati commerciali, e quindi di aumentare ulteriormente la propria produzione portandola ai livelli degli altri membri Opec.
La stessa Arabia Saudita ha espresso più volte la propria impossibilità nel decidere i livelli di produttività degli altri Paesi dell’Opec e lo ha ribadito stamattina prima dell’incontro ufficiale. La strategia rimane quindi quella di continuare a competere in produzione con l’America e di mantenere invariate le quote di mercato.
Per almeno ancora tutto il 2016 dovremo abituarci a questo livello di prezzo. A meno ovviamente di un calo della produzione di share oil americano. Situazione questa, molto lontana dalla realtà, dal momento che le scorte petrolifere degli USA sono salite veritiginosamente sui massimi storici da più di 100 anni.