La piccola deve prendere ogni giorno almeno 30 farmaci diversi per rimanere viva, ma Brooke ha già imparato a prendere autonomamente le medicine e a fare fisioterapia indossando una maschera che aiuta a mantenere le sue vie respiratorie aperte. Sua madre, Emma Robinson, deve aggiungere continuamente del sale al suo cibo per evitare che il suo corpo si surriscaldi. L’organismo della bambina non è infatti in grado di rimpiazzare quello che viene perso quando suda. La madre ha raccontato: “Nel corpo ha circa il 60% di sale in più rispetto al normale. Quando le baci la fronte, ti brucia quasi le labbra. Se andiamo in giro o se le temperature sono elevate, devo aggiungere sale in quello che mangia per rimpiazzare quello che perde quando suda”.
Emma ha dovuto abbandonare il lavoro per seguire costantemente la figlia, la quale sta molto male solo per un semplice raffreddore. Nonostante i problemi causati dalla fibrosi cistica, Brooke è una bambina molto attiva a cui piace pratica ginnastica, kick-boxing e nuoto, anche se portarla all’aria aperta rischia di complicare la sue condizioni. La piccola riesce inoltre a frequentare la scuola materna per 5 giorni alla settimana.
Non esiste una cura per la fibrosi cistica di Brooke la quale, se sarà fortunata, potrà vivere fino ai 30 anni. I genitori non si danno per vinti e cercano di passare il maggior tempo possibile con la figlia. È stata anche creata una fondazione benefica per aiutare la famiglia a supportare le spese mediche per la coraggiosa Brooke, il cui sogno nel cassetto è di diventare un medico.