Ernesto Montenegro, direttore dell’Icanh, ha spiegato che il galeone è stato riconosciuto grazie ai cannoni di bronzo a forma di delfino, costruiti appositamente per la nave. Il tesoro che è stato ritrovato è inimmaginabile: 11 milioni di dobloni d’oro e un’enorme quantità di pietre preziose e gioielli. Secondo una stima approssimativa, il tutto potrebbe valere decine di miliardi di dollari odierni. Questo potrebbe quindi rappresentare il più grande tesoro di tutti i tempi.
Non sono mancate le dispute legali a proposito del possesso della fortuna. Il presidente colombiano, Juan Manuel Santos, ha dichiarato: “Si tratta di una scoperta di importanza mondiale, perché costituisce uno dei più grandi ritrovamenti di patrimonio sommerso, o forse – come dicono alcuni – il più grande che si ricordi nella storia dell’umanità”. Santos ha aggiunto che il relitto “appartiene a tutto il popolo colombiano”. Ci sono però altri 2 pretendenti per l’immenso tesoro: la Spagna e gli Stati Uniti. Il paese iberico era infatti proprietario del galeone, mentre il secondo è stato attivo con la Sea Search Armada (Ssa) che nel 1981 aveva identificato la zona del relitto. L’azienda americana ha aperto una disputa legale sulla percentuale del tesoro da ricevere in pagamento.