Inoltre, Renzi ha affermato: “Davanti a Daesh e tutte le forme di terrorismo noi siamo pronti, anche militarmente. Se ci sarà una strategia chiara ci saremo. Ma perché questo accada adesso è cruciale un accordo a Vienna sulla Siria e uno a Roma sulla Libia: ci stiamo lavorando. L’Italia è una forza militare impressionante. Abbiamo più truppe all’estero di tutti gli altri, dopo gli americani e come i francesi, ma la guerra è una cosa drammaticamente seria: te la puoi permettere se hai chiaro il dopo”.
Matteo Renzi, come detto, ha toccato anche l’argomento economia arrivando a difendere l’operato della Banca Centrale Europea: “Draghi sta facendo un lavoro straordinario e chi lo critica non si rende conto che occorre del tempo per gli effetti del Quantitative easing. Per il momento la ripresa si deve principalmente a fattori interni”. Riguardo la crescita dell’Italia, ha anche affermato: “L’Italia è forte. Il salto di qualità lo faremo quando si smuoverà l’immenso moloch del risparmio privato. E, in misura minore, gli investimenti pubblici”.
Infine, Renzi ha concluso parlando anche delle banche e delle elezioni comunali. Ecco le sue parole: “Quello che è successo a certe banche è il frutto di venti anni di scelte discutibili. In passato i governi hanno deciso di non intervenire per il consolidamento del sistema bancario. Adesso i nodi sono al pettine. Noi non ci tiriamo indietro. Riguardo le elezioni, invece, se eleggi un sindaco che c’ entra il governo? E comunque da qui alle Amministrative ci sono 6 mesi: nel frattempo vogliamo governare”.