Lo scorso 22 novembre, la ragazza è stata rapita e legata dentro un’auto da un conoscente mentre si recava a comprare una SIM per il cellulare ed è stata portata in una fattoria isolata vicino a villaggio Salempur Gurjar, in India. I 3 aguzzini, due dei quali minorenni, l’hanno tenuta prigioniera per 15 giorni, stuprandola ogni volta che le portavano del cibo, secondo quanto dichiarato dalla giovane. Sabato, gli assalitori le hanno detto che l’avrebbero lasciata andare e l’hanno spinta verso l’auto. Quando gli uomini si sono fermati per bere, la ragazza ha tentato la fuga, ma questi le hanno sparato due colpi al petto. Credendola morta, gli aguzzini l’hanno scaricata dentro un pozzo di 9 metri nel villaggio Tughalpur.
La ragazza, con coraggio e determinazione, è riuscita a sopravvivere alla caduta e a una fredda notte nel pozzo gridando per ore ed ore finché un abitante del villaggio l’ha finalmente sentita. Babbal Bhati, l’angelo che ha salvato la giovane, ha dichiarato al Times of India: “Era coperta di sangue e piangeva quando l’abbiamo fatta salire con una fune. L’abbiamo subito portata in un ospedale privato nelle vicinanze con la moto”. Nonostante le condizioni critiche, la ragazza è rimasta cosciente abbastanza a lungo per riferire l’accaduto alla polizia che ha arrestato i 3 aguzzini.