Dopo la notizia dell’uccisione di Abu Saleh, il Pentagono sta valutando la possibilità di costruire delle basi militari in Africa e nel Medio Oriente per combattere i gruppi affiliati all’Isis. Secondo quanto riferito dal New York Times, le basi saranno dei punti per lanciare raid contro i sostenitori dello Stato islamico e per raccogliere informazioni di intelligence. Fonti del Pentagono hanno riferito che queste basi saranno formate da 500 a 5mila soldati e costeranno diversi milioni di dollari al governo americano. È necessario, prima di tutto, chiedere l’approvazione da parte del paese ospitante. Gli Usa stanno prendendo in considerazione il Niger e il Camerun, dove è in corso una missione di sorveglianza con droni non armati. Erbil, una città curda dell’Iraq, potrebbe essere la sede di una base per il Medio Oriente.
Il governo americano aveva presentato il piano ad ottobre come un riesame delle posizioni militari per future campagne contro il terrorismo. Dopo che il Daesh si è spinto oltre i confini della Siria e dell’Iraq, il Pentagono ha rimesso in discussione la strategia per arrestare le milizie islamiche. Il nuovo dibattito dell’amministrazione Usa è stato aperto dopo che altri 8 gruppi terroristici si sono aggiunti al Califfo all’Isis. Gli Stati Uniti devono ora prestare attenzione ai terroristi che rappresentano una minaccia per gli Usa ed Europa, ma anche a quelli che agiscono perlopiù a livello regionale.