La fatwa, che ha permesso l’uccisione di tutti i bambini che presentano queste disabilità fin dalla nascita, è stata pronunciata dal giudice saudita Abu Said Aijazrawi. I bimbi vengono uccisi attraverso soffocamento o iniezione letale. Mosul Eye ha pubblicato un video sui social network in cui si vede due bambini che sorridono alla telecamera, uno dei quali affetto da sindrome di down e in sedia a rotelle. Nella denuncia pubblicata dall’organizzazione si legge che gran parte dei neonati con la sindrome di down sono figli di “foreign fighters” che hanno sposato donne irachene, siriane o asiatiche. Nel post si legge: “Per l’Isis non era sufficiente ammazzare donne, uomini e anziani: adesso, pure i bambini”.
Da quando la notizia è stata pubblicata sul web, molte persone dubitano della sua veridicità. Mosul Eye ha replicato che i miscredenti possono visitare la città per vedere con i propri occhi la situazione. Molte persone hanno paragonato queste atrocità a quanto avveniva nella Germania nazista o nella Sparta antica, dove i disabili venivano sterminati in quanto considerati “un peso per la società e per lo Stato”.