L’incidente è stato causato dalla presenza di un muro di nebbia che limitava la visibilità a 80 metri. La situazione era stata segnalata dai pannelli e tramite radio. “Ci siamo trovati una macchina ferma davanti a noi in corsia di sorpasso, abbiamo frenato ma poi la macchina che era dietro di noi c’è venuta addosso – racconta un conducente – È stato un tamponamento a catena”. Sul posto sono intervenute le pattuglie della polizia stradale, le squadre dei vigili del fuoco, i soccorsi sanitari e meccanici. Anche il personale di Autostrade per l’Italia della Direzione 3° Tronco di Bologna era presente.
Le persone rimaste ferite nel tamponamento sono state suddivise tra l’ospedale Maggiore e il S. Orsola di Bologna (rispettivamente, 7 e 10 persone), a Bentivoglio (10) e a Cona di Ferrara (17). In quest’ultimo, è scattato il piano di emergenza per l’arrivo massiccio di feriti, rivelatosi non necessario viste le condizioni dei pazienti. Anche una dozzina di vigili del fuoco sono stati portati al Pronto Soccorso con sintomi di intossicazione da ossido di zinco, trasportato da una cisterna coinvolta nell’incidente.
Un altro grave incidente si è verificato sull’A13, nel tratto fra i due caselli di Ferrara. Anche in questo caso si tratta di un tamponamento, rivelatosi però fatale per Roberto Rizzati, 47enne residente al Albaredo d’Adige (Verona). L’automobilista si è scontrato con un mezzo pesante all’inizio dei lavori in corso all’altezza di Ferrara sud dovuti all’uscita obbligatoria per il tratto chiuso in precedenza. La visibilità era normale e la coda, formatasi per il tratto chiuso a causa del maxi tamponamento, era correttamente segnalata.