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Modena, insegnante senza stipedio riceve 1 euro di tredicesima

MODENA – Valentina Caiafa è un’insegnante di  sostegno presso l’istituto comprensivo “G. Leopardi” di Castelnuovo Rangone, in provincia di Modena. Da settembre lavora a tempo pieno, ma non ha ancora ricevuto il suo primo stipendio. In cambio, si è vista accreditare una tredicesima di 1 euro per il lavoro svolto tra gennaio e giugno di quest’anno. A segnalare la bizzarra vicenda è l’insegnante stessa, la quale si è rivolta alla Cisl della regione.

Monica Barbolini, segretario generale Cisl Scuola dell’Emilia, ha dichiarato: “Come molti altri supplenti delle scuole di Modena e provincia, questa docente sta ancora aspettando il primo stipendio e lo Stato le deve 5.200 euro. È una situazione inaccettabile, non c’è giustificazione che tenga quando viene negato a una persona il compenso per il lavoro che svolge”. L’insegnante non ha nemmeno i soldi per pagarsi mezzi pubblici e la benzina per recarsi al lavoro. Inoltre, si è iscritta ad un corso di specializzazione sul sostegno all’università di Modena per il quale ha pagato una retta di 3000 euro.

Quello di Valentina Caiafa non è un caso isolato. Sembra che oltre 30mila supplenti, insegnanti di ruolo e personale Ata abbiano lo stesso problema. “È paradossale definire “buona scuola” un’istituzione che riduce a condizioni non dignitose tanti docenti che tengono aperte le nostre scuole, educano e istruiscono i nostri giovani” ha commentato la Barbolini.