Alcune fonti riferiscono che la donna, in prigione, era vittima di mobbing. Adekoya era solita ricevere telefonate e lettere dall’esterno che la definivano come un mostro, mentre gli altri detenuti la maltrattavo e cercavano di mantenere le distanze da lei. Alcune persone del personale hanno commentato la situazione della donna: “Non mostra mai rimorso. Cammina come se non avesse fatto niente di sbagliato. I detenuti non vedono di buon’occhio chi commette crimini contro i bambini”.
Per evitare il rischio di essere aggredita, recentemente la madre di Mikaeel è stata trasferita in una cella di lusso, la Wallace House, munita di un bagno con doccia. La donna è inoltre in possesso delle chiavi per aprire la propria stanza. Adekoya, inoltre, lavora nelle cucine della prigione e quindi ha la possibilità di passare molto tempo fuori dalla cella. Una fonte che lavora nella prigione ha confessato: “Adekoya è stata in prigione solo un anno ed è già in un’unità comoda. È scioccante”.