Josef Kraus, presidente dell’Associazione degli insegnanti tedeschi, ha affermato che la Conferenza dei ministri della Cultura dei Laender dovrebbe prendere una posizione decisa per risolvere la questione. “È un’edizione commentata scientificamente potrebbe essere un utile contributo all’immunizzazione dei giovani contro l’estremismo politico” ha spiegato Kraus. Il dirigente ha dichiarato che le scuole non possono continuare ad ignorare il Mein Kampf.
L’idea che questo libro potrebbe finire sui banchi di scuola fa rabbrividire la comunità ebraica della Germania. Il presidente della Comunità israelitica di Monaco e Alta Baviera, Charlotte Knobloch, ha risposto che è irresponsabile utilizzare proprio il libro profondamente antisemita. Il direttore della comunità ha inoltre ribadito che le scuole tedesche trattano ancora in maniera molto approssimativa l’ebraismo e i temi che hanno segnato la Germania fino al 1933. “I giovani possono diventare consapevoli della loro storia e dei valori di libertà anche senza leggere il Mein Kampf” conclude Knobloch.
Durante il dibattito hanno preso parte anche alcuni partiti politici. Il gruppo Spd (Partito Socialdemocratico di Germania) si è schierato a favore degli insegnanti. L’esperto di politiche educative del Spd, Ernst Dieter Rossmann, ha sottolineato che il Mein Kampf è “spaventoso e mostruoso”, quindi è necessario che gli insegnanti smascherino i contenuti antisemiti. I Verdi, alla guida con il deputato Volker Beck, ritengono che i testi populisti di alcuni scrittori contemporanei siano molto più accessibili che il volume di Hitler. È su questi testi che la scuola dovrebbe agire con più attenzione, grazie a degli insegnanti qualificati.