La famiglia Rom conduceva infatti un alto tenore di vita grazie ad attività illecite. Nel loro patrimonio erano presenti diverse auto di lusso, intestate a vari membri della famiglia Rom sparsi per l’Italia. Tra i beni sequestrati, anche una villa su 2 livelli con piscina che nel catasto locale era stata registrata come semplice deposito ad una convivente dell’uomo . Il Procuratore della Repubblica del Tribunale Ordinario di Treviso, il dottor Michele Dalla Costa, ha quindi imposto un sequestro di beni per oltre mezzo milione di euro.
L’uomo, assieme al figlio, era già conosciuto alle forze dell’ordine per truffe, usure e riciclaggi. Per la prima volta, nel trevigiano è stato applicato un sequestro sulla base della normativa antimafia di prevenzione patrimoniale all’interno dell’Operazione Gipsy.