La nuova cura impedisce alla menopausa precoce causata dalla chemioterapia. Lucia Del Mastro, oncologo e responsabile dello studio, ha spiegato che l’unico modo per avere bambini era quello di congelare gli ovuli e iniziare la terapia. Dopo la guarigione totale, scongelarli e procedere con la fecondazione tramite in vitro. “Ma la nuova sperimentazione dimostra che è possibile proteggere la funzione ovarica dagli effetti tossici della chemioterapia somministrando farmaci alle pazienti” aggiunge Del Mastro.
L’invenzione di questa nuova cura è stata resa possibile grazie ad uno studio del 2011 sull’utilizzo dell’ormone triptorelina, che favorisce il rilassamento delle ovaie. La dottoressa ha sottolineato che molte donne che, anche a distanza di anni, avevano fatto la protezione durante la chemioterapia hanno la possibilità di continuare a mestruare. La probabilità risulta inferiore, invece, per le pazienti che non l’avevano intrapreso in precedenza. Il tumore al seno è il cancro più frequente nel sesso femminile. Nell’arco della vita, questa patologia colpisce una donna su otto.