ECCESSI ED IRONIA. Nato il 24 dicembre del 1945 in Inghilterra, la vita di Lemmy è stata imperniata dall’amore per la musica e caratterizzata da numerosi e letali vizi. Il leader dei Motörhead divenne presto papà – a 17 anni mise incinta una ragazza e diede suo figlio in adozione – ed altrettanto presto cominciò a girare il Regno Unito e il Mondo in compagnia di numerose band. Uno dei gruppi nei quali Lemmy Kilmister militò fu quello dei Rockin’ Vickers, nota ai patiti del rock e del metal per essere una delle prime rock band a suonare nella ex Jugoslavia.
Lemmy ebbe l’onore di suonare anche nella Jimi Hendrix Experience Band; tale impegno, tuttavia, non impedì al rocker di continuare a suonare anche per altri gruppi. La svolta nella carriera di Kilmister arrivò nel 1972, quando Lemmy divenne bassista e cantante degli Hawkwind, band che gli donò popolarità ma che abbandonerà, nel 1975, proprio a causa della sua dipendenza da metanfetamina. Dopo l’arresto negli USA per possesso di droga, Lemmy fu piantato in asso dalla band: mai abbandono fu più provvidenziale per l’artista, perchè gli permise di fondare i leggendari Motörhead. Il resto è storia, anzi: leggenda.
CORDOGLIO. La morte improvvisa di Ian “Lemmy” Kilmister arriva ad un mese di distanza da quella di un altro componente storico della band: l’ex batterista Phil “Philthy Animal” Taylor, deceduto a 61 anni. Ed è proprio dell’unico componente della formazione storica dei Motörhead rimasto in vita, “Fast” Eddie Clark, uno dei messaggi di cordoglio più commoventi dedicati a Lemmy. Dalla propria pagina Facebook, il musicista – componente attivo della band sino al 1982 – scrive: “Mi hanno appena detto che Lemmy è morto a Los Angeles. Come Phil, era come un fratello per me. Sono devastato. Abbiamo fatto tanto insieme, noi tre”. L’ex leader dei Black Sabbath Ozzy Osbourne, che pure aveva collaborato con Lemmy, ha twittato sentite parole d’affetto per il bassista e cantante Lemmy. “Ho perso uno dei miei migliori amici. Era un guerriero e una leggenda. Ti rivedrò dall’altra parte”.