UNFORGETTABLE. Natalie Cole ha dedicato la sua vita alla musica, esordendo nel 1975 con l’album “This Will Be (An Everlasting Love)”, che le portò fama, successo e ben due Grammy, gli Oscar della musica. La donna, una delle colonne portanti dell’ R’n’B statunitense, viveva questo immediato successo in maniera ambivalente. Figura insicura e, forse, schiacciata dal successo paterno, Natalie Cole reagì agli applausi e ai consensi entrando nel sempre buio tunnel della droga. Una spirale terribile, dalla quale la performer uscì con fatica solo grazie al drastico intervento del suo manager.
Dopo il rehab, negli anni Novanta Natalie Cole si dedicò nuovamente anima e corpo alle sette note. Riemersa come la Sfinge dalle ceneri come artista pop, la cantante si impegnò a riadattare i grandi successi del padre Nat “King”, divenendo celeberrime con il “duetto virtuale” di “Unforgettable” che ha permesso la materializzazione di un miracolo: due mitiche voci, padre e figlia, assieme sul palcoscenico con una performance commovente ed, appunto, indimenticabile.
“Se ne è andata con coraggio e dignità, proprio come aveva vissuto. Resterà indimenticabile nei nostri cuori”, ha dichiarato la sua publicist, Maureen O’Connor, che ha avuto il nefasto compito di annunciare al Mondo intero la triste dipartita della “Kennedy nera”. Al comunicato della O’Connor è seguito il messaggio di cordoglio via Twitter del leader nero Jesse Jackson. “Natalie Cole, amata sorella di sostanza e suono. Che la sua anima riposi in pace”.