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Quo Vado?: il ritorno del fenomeno Zalone. La recensione

Quo Vado? è l’ultimo geniale film del famoso comico pugliese Luca Medici, meglio conosciuto come Checco Zalone. Con la regia di Gennaro Nunziante e la produzione di Pietro Valsecchi, l’attore-musicista ha sbancato nuovamente il botteghino surclassando pilastri come Star Wars e Harry Potter arrivando ad incassare ben 14 milioni di euro nei primi due giorni di proiezione della nuova pellicola.

Quo Vado?, come era lecito aspettarsi, si incentra sulla innata comicità di Checco portando il suo pubblico alla risata dalla prima fino all’ultima battuta del copione. Il tutto si basa sulla voglia del giovane Zalone di voler fare da grande “il posto fisso” a differenza di tutti gli altri coetanei. Il film inizia con il protagonista seduto nella zona posteriore di un taxi in Africa e, tra mille peripezie, si ritrova poco dopo a raccontare tutta la sua vita a una tribù indigena.

Il sogno di Checco di “fare il posto fisso” si concretizza grazie a un incarico all’ufficio per licenze di Caccia e Pesca: il suo compito era timbrare le licenze e ricevere “ringraziamenti” in bontà gastronomiche. Il suo posto, però, poco dopo viene minacciato da una legge relativa al taglio applicato alle provincie e Checco, che non vuole per nulla cedere alla liquidazione, instaura un braccio di ferro dall’alto tasso comico con la dirigente interpretata da Sonia Bergamasco che arriva a spedirlo fino in Norvegia in cui dovrà proteggere i ricercatori dagli orsi polari. Nella sfortuna di arriva al Polo Nord, Checco Zalone incontra la bellissima Valeria, di cui si innamora, facendo esperienza in un mondo completamente diverso da quello a cui era abituato.

Come si può intendere, il film Quo Vado? è incentrato sul mito dell’italiano medio raccontando in chiave comica le vicende che molti, tutti i giorni, sono costretti a subire. Dei quattro film di Checco Zalone, forse proprio quest’ultimo risulta essere il migliore sotto tanti punti di vista. Un intreccio decisamente ben costruito, a differenza dei capitoli precedenti, un mix di location straordinarie e l’innesto di attori di un certo calibro come Lino Banfi e Maurizio Micheli.

Tante caratteristiche che vogliono esaltare il punto focale: la comicità di Checco Zalone. Anche coloro che lo hanno mal giudicato in base alle precedenti pellicole, si sono dovuti ricredere lasciandosi andare a risate a crepapelle e doppi sensi degni della grande comicità italiana. Checco Zalone è stato in grado di mettere in risalto, sempre in chiave estremamente comica, tutti i difetti del nostro Paese: dalla cafoneria fino all’arroganza mescolato a un forte senso di inciviltà. Insomma, tutte caratteristiche completamente assenti nei paesi del Nord Europa (la Norvegia in questo caso) che giustificano l’abbandono dell’Italia.

La nostalgia, però, torna a farsi sentire non appena appare il duetto tra Al Bano e Romina sul palco di Sanremo. Così, in un’escalation dall’altissimo tasso comico, Zalone torna sui suoi passi fino a prendere possesso di un’abitazione abusiva nell’entroterra calabrese fino a “sfottere” la Prima Repubblica con il suo nuovo singolo. Per concludere, “Quo Vado?” rappresenta un film dall’evidente tasso comico incentrato sulla spontaneità di Checco Zalone. Il comico è stato in grado di raccontare tutti i pregi e i difetti del nostro Paese lasciando anche un forte messaggio al pubblico, forse non inteso da tutti: la voglia di non arrendersi.