L’unica colpa del povero gabbiano? Quella di avere fame. E’ stato infatti il suo istinto naturale a portare il gabbiano sul peschereccio, alla ricerca di un po’ di pesce da poter mangiare. Questa sfrontatezza del volatile non va giù ai due pescatori sardi che pensano di punire il “ladruncolo” nel modo più atroce e più disumano possibile. I due pescatori afferrano il povero gabbiano, gli legano attorno al collo un grosso petardo con del nastro adesivo e poi si dividono i compiti: un pescatore tiene fermo il gabbiano mentre l’altro accende la miccia e lo fa volare via.
Tutta la scena, compresa la tragica fine del volatile, viene ripresa dai pescatori come una qualunque goliardata di cui vantarsi sul web ed in chat. Uno dei due pescatori ha commentato il folle gesto compiuto, iniziando il video choc con questo incipit: “Questo è il gabbiano kamikaze, ha sbagliato a salire sulla barca”. Il tam tam mediatico ha fatto si che il video, dalla durata di pochi secondi (e girato tra Siniscola e La Caletta), finisse nelle mani di un carabiniere che, prontamente, ha avvisato i suoi colleghi di Siniscola. I Carabinieri ed il Corpo Forestale dello Stato sono già all’opera per identificare e punire i due pescatori. I due pescatori sardi potrebbero essere puniti con una pena pari a due anni di carcere, in base all’articolo 554bis per aver ucciso il povero gabbiano “per crudeltà e senza necessità“.