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Silvana Pampanini, Roma e pochi intimi le danno l’ultimo addio

Ci sono scomparse di personaggi celebri che permettono loro di “rivivere” tramite il clamore mediatico. Tribute sui social network, file interminabili alla camera ardente, lacrime fiori e candele a dismisura. E poi ci sono le morti che passano quasi inosservate. Ed è strano (e fa male, davvero male) vedere inclusa in questa lista la recente scomparsa della “diva” Silvana Pampanini.

Silvana Pampanini, romana (ma di origini venete) è stata una delle attrici cinematografiche più note degli anni ’50 e tra i suoi film ricordiamo “Bellezze in bicicletta” del 1951 dove recitava insieme con Delia Scala. Lo scorso 25 Ottobre la Pampanini è stata ricoverata d’urgenza presso il Policlinico Gemelli di Roma dove è morta il 6 Gennaio all’età di 90 anni. Era bellissima, Silvana Pampanini, tanto bella da meritare il titolo di Miss Italia “ex-aequo” con Rossana Martini nel 1946, titolo che le permise di farsi notare nel mondo dello spettacolo.
Ha recitato a fianco di Totò, Peppino De Filippo, Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni e Walter Chiari, giusto per citarne alcuni (ma la lista è lunga, veramente lunga). Intelligente, ironica, capace, combattiva, riservata e senza peli sulla lingua, questa era Silvana Pampanini. Una donna abile nel tutelare la sua privacy ed altrettanto pungente da attaccare la collega Gina Lollobrigida per via della di lei storia con un uomo più giovane. Non ha risparmiato neppure Walter Veltroni,”reo” di averla ignorata durante il suo mandato di Sindaco di Roma nel corso della Festa del Cinema.

Barbara d’Urso, che ha seguito la degenza di Silvana Pampanini con il suo programma “Pomeriggio 5”, ricorda così la sua amica 90enne, con un post su Instagram (condiviso anche su Twitter): “Una grande artista ma anche una donna di una simpatia e di un’ironia rara…Un’amica vera e genuina di tutti noi…che triste questa notizia…Ciao, Silvana! La tua stella non smetterà mai di brillare #SilvanaPampanini”.  I funerali di Silvana Pampanini si sono tenuti stamane, nella Basilica di Santa Croce al Flaminio mentre la camera ardente è stata allestita nella sala della Protomoteca, in Campidoglio. Entrambe tristemente semideserte. C’era la sorella della “diva”, Maria Teresa. C’era il mago Silvan, Lina Sastri, Elsa Martinelli. C’era il sub commissario alla Cultura  Livio Panini d’Alba, c’erano coloro che la hanno amata e mai dimenticata. E poi c’era lei, Roma, la città che le ha dato i natali, il successo e che la ha resa immortale.