In tutto questo tempo, Bogdan ha vissuto in una baracca sulle rive del fiume Dnepr. Con lui c’era anche un senzatetto di 24 anni, che, secondo quanto ha raccontato il bambino, si è preso cura di lui. Il piccolo ha raccontato di come il giovane lo facesse sentire amato e al sicuro. Benché vivessero in una situazione precaria, cibandosi spesso di avanzi e frugando nella spazzatura per rivendere oggetti, Bogdan sembra aver trovato quella serenità che mancava in casa sua. I genitori lo picchiavano spesso, talvolta anche solo per essere rientrato da scuola un po’ in ritardo.
“Era come un padre per me, io lo chiamavo papà”. Così il bambino descrive il giovane che lo ha accudito negli ultimi mesi. Un bel cambiamento per lui che, abituato ad essere picchiato dai genitori, ha trovato qualcuno che si interessava a lui in ogni aspetto. La madre, Nadya Furman, si è detta pentita dell’atteggiamento verso il piccolo e promette di cambiare. Benché Bogdan sia di nuovo a casa con i genitori e la sorella maggiore, i servizi sociali controllano la situazione a vista, pronti ad intervenire al minimo errore.