La maggior parte delle persone trasferite in Austria non è siriana, si tratta infatti di migranti dall’Afghanistan, dal Marocco e dall’Algeria. David Furtner, un portavoce della polizia austriaca ha dichiarato all’agenzia AFP: “Il numero quotidiano di migranti che tornano qui è aumentato da 60 lo scorso dicembre a 200 all’inizio dell’anno”. La scorsa settimana la Svezia, meta prediletta da molti migranti e rifugiati, ha cercato di arginare il flusso imponendo dei controlli sui viaggiatori dalla Danimarca.
Inizialmente era emerso che gli aggressori di Colonia erano “quasi esclusivamente” migranti, soprattutto nordafricani e arabi. Sono 19 gli indagati nell’ambito dell’inchiesta di Colonia e nessuno di questi sarebbe tedesco. Ci sarebbero 14 uomini originari del Marocco e dell’Algeria, si presume che 10 indagati siano richiedenti asilo e 9 di questi sarebbero arrivati in Germania in settembre. Secondo quanto affermato dal ministro per gli Interni, gli altri 9 sospetti si potrebbero trovare nel Paese illegalmente.
La polizia di Colonia ha commesso un grave errore nel non richiedere rinforzi e nel modo in cui ha informato il pubblico. La portata delle aggressioni sulle donne a Colonia e in altre città tedesche ha scioccato il Paese. Più di 500 denunce, di cui il 40% relativo ad aggressioni sessuali.