Le sanzioni dell’ONU, degli Stati Uniti e dell’UE sono state una spina nel fianco per l’Iran per molto tempo. La maggior parte dei governi occidentali ha accolto positivamente la decisione, ma Israele accusa Tehran di continuare a perseguire la costruzione di una bomba nucleare. Il primo ministro israeliano ha dichiarato: “Senza una reazione adeguata a qualsiasi azione, l’Iran capirà che potrà continuare a sviluppare armi nucleari, destabilizzare la regione e diffondere il terrore”. L’amministrazione Obama intanto ha disposto sanzioni economiche nei confronti di stati che sostengono il terrorismo.
Prima dell’accordo, l’Iran avrebbe potuto arricchire così tanto uranio da creare una bomba nucleare in poche settimane se lo avesse voluto. Ora ci vorrebbe più di un anno e gli ispettori internazionali lo scoprirebbero. Il presidente Rouhani ha affermato che tutti sono soddisfatti dell’accordo, eccetto i cosiddetti guerrafondai nella regione: Israele e gli estremisti. “Noi iraniani – ha affermato rivolgendosi alla nazione domenica mattina – abbiamo inviato al mondo un segno di amicizia e lasciando indietro ostilità, sospetti e inganni, abbiamo iniziato un nuovo capitolo nelle relazioni tra l’Iran e il mondo.” L’eliminazione delle sanzioni è stata un punto di svolta per l’economia iraniana, che deve dipendere meno dal reddito derivato dal petrolio.