Utilizzato per profumare e rendere i nostri capi d’abbigliamento più soffici al tatto, in realtà l’ammorbidente nasconderebbe più di una insidia. Composto da numerose e non sempre elencate sostanze tossiche, il “fedele alleato” delle nostre lavatrici presenta un basso grado di biodegradabilità e sarebbe, a lungo termine, una delle principali cause d’insorgenza di gravi patologie nell’uomo, dall’asma al tumore.
Considerato da Ohnsorge uno dei prodotti più tossici in ambito domestico, l’ammorbidente non solo è economicamente poco appetibile, ma composto da sostanze inquinanti come coloranti artificiali e derivati del petrolio che, creando una patina invisibile sui nostri capi, trattengono lo sporco che non viene facilmente espulso tramite i detersivi; al contrario, la letale patina può essere essere lentamente assorbita dalla nostra pelle o respirata dalle nostre mucose attraverso i capi che indossiamo.
Le conseguenze per il nostro organismo potrebbero essere sconvolgenti. Patologie come asma, dermatite, allergie, mal di testa, persino patologie gastro-intestinali ed alcune forme tumorali possono essere correlate all’uso quotidiano del profumato ed apparentemente innocuo ammorbidente. Le alternative “green” e sicure per il nostro organismo per deodorare i nostri abiti in tutta sicurezza, però, esistono e sono a portata di mano in ogni cucina: aceto e bicarbonato sostituiscono perfettamente l’ammorbidente, salvaguardando l’ambiente, la nostra qualità della vita e – perchè no? – anche il nostro portafogli.