INDAGINI A TAPPETO. Quale potrebbe essere il movente che ha guidato la mano del killer a freddare la povera Anna Giordanelli? Le investigazioni condotte dalle forze dell’ordine di Cetraro, per il momento, non escludono nessuna ipotesi, da una vendetta maturata nell’ambiente lavorativo ad un delitto di stampo più personale. “Tutte le ipotesi sono al vaglio e, al momento, non mi sento di escluderne nessuna”, ha dichiarato Procuratore della Repubblica di Paola Bruno Giordano, che sta scavando a fondo nella vita della donna.
I rilievi sulla scena del crimine, intanto, hanno regalato i primi indizi rilevanti. Nei pressi del marciapiede dove la dottoressa è stata aggredita sarebbero state rinvenute tracce di pneumatici, ben vivide sul manto stradale. Tali tracce potrebbero essere state lasciate dalla vettura su cui stazionava il killer della 53enne ma, al momento, si attendono prove più significative dall’autopsia che verrà eseguita a breve sul corpo della vittima. “Dobbiamo valutare tutti gli elementi possibili – ha concluso Giordano – Prima di poter formulare ipotesi complete sulla natura di questo omicidio, che al momento appare indecifrabile“.