Sono circa 163 mila i migranti e rifugiati che hanno fatto domanda di asilo in Svezia solo nel 2015. Secondo la BBC si tratterebbe del numero più elevato pro capite in Europa e, tra i circa 59 mila casi dello scorso anno, il 55% delle richieste ha avuto esito positivo. Ora il Paese è solo l’ultimo di una lista di stati membri dell’Ue ad aver registrato tensioni crescenti ed episodi di violenza legati ai migranti. Qualche giorno fa, infatti, un rifugiato di soli 15 anni è stato arrestato per aver accoltellato e ucciso una giovane dipendente di un centro di asilo vicino a Gothenburg.
Anche la Gran Bretagna ha in serbo nuove misure per affrontare l’emergenza. Il ministro degli Interni inglese ha dichiarato che il Paese accoglierà i bambini non accompagnati dalla Siria e da altre zone di conflitto, ma rifiuterà di accogliere quelli già arrivati in Europa. Il ministero londinese collaborerà con l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati al fine di identificare eventuali “casi eccezionali” di bambini che hanno bisogno di asilo. Si conferma quindi la linea rigida di David Cameron in materia d’immigrazione.