Il virus è normalmente trasmesso dalla zanzara Aedes aegypti e ha già colpito centinaia di neonati affetti da malformazioni. Se però ora si può trasmettere anche sessualmente, ci potrebbero essere delle conseguenze in tutti i Paesi e non solo in quelli in cui vive quel tipo di zanzara. Le autorità hanno assicurato che la trasmissione sessuale è molto rara, ma questo era quello che affermavano lo scorso anno anche a proposito dei casi di Zika. È partita da tempo ormai la corsa al vaccino per debellare il virus tra le varie case farmaceutiche, e gli sforzi si sono intensificati dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato lo stato di emergenza di salute pubblica internazionale.
L’Unicef ha lanciato un appello per raccogliere 9 milioni di fondi al fine di finanziare programmi per limitare la diffusione del virus e attenuare le conseguenze sui neonati e sulle famiglie dell’America Latina e dei Caraibi. Il senior advisor per le emergenze di salute dell’associazione umanitaria Heather Papowitz ha affermato: “Anche se non c’è ancora alcuna prova conclusiva su un nesso di causalità tra la microcefalia e il virus Zika, vi è abbastanza preoccupazione per giustificare un’azione immediata”. La lista di luoghi da evitare per le donne incinta a causa del terribile virus si allunga e arriva a 28, includendo Paesi dal Messico al Paraguay e da Capo Verde al Brasile.